Che cos’è “un giorno nella vita”? E’ un qualsiasi giorno di un qualsiasi periodo della nostra vita. E perché è cosi importante? Perché dovrei ricordarmelo con la fotografia documentaria?

Viviamo in media 80 anni e di giorni speciali c’è ne saranno sì e no 10 .. forse 20 (se siamo molto fortunati). E allora, cosa ce ne facciamo di tutti gli altri giorni? Sono forse da dimenticare? Non credo! Sono proprio tutti gli altri giorni che fanno i ricordi indimenticabili. Sono tutti gli altri giorni che fanno sì che a 80 anni si possa dire “ho vissuto appieno, ho avuto una bella vita”.

Questo è il motivo per cui tutta la mia fotografia ruota intorno a quei 29200 giorni non speciali, perché io li reputo degni di essere ricordati.

il padre fa un pisolino mentre la madre gioca con le figlie

Tutti quei momenti di ordinaria follia, di ordine e caos, di salti nel letto e abbracci rubati, di urla e di sguardi nel vuoto, di risate e lacrime.

bimba salta sul letto
Un po' di acqua prima di andare a letto

La vita vera accade ogni giorno, a casa tua.

Tutte le storie iniziano “tanto tempo fa in un paese lontano…”. Ho quasi 40 anni e vivo a 1710 km dalla casa e dalla famiglia dove sono nata. In quel paese lontano è iniziata la mia storia… ma io di quella storia non ne ho memoria. Quando sono partita, mi sono portata dietro pochissime fotografie e quasi tutte ricordano solo me o al massimo mia sorella. I miei genitori non ci sono praticamente mai. Non hanno pensato che li avrei cercati perché non hanno mai pensato che sarei andata a vivere lontana da loro.

ls mia famiglia

Così oggi non ricordo bene la mia infanzia, ci sono dei piccoli sprazzi, flebili come ologrammi, che provo disperatamente a conservare. Avendo solo quelle poche foto di rito dei giorni speciali, oggi non riesco a ricordarmeli come erano, come eravamo tutti insieme nei giorni normali. Sì, ricordo le sgridate di mia madre per farmi studiare o per il mangiare, ma questi ricordi li conservo solo perché avevo già 10 anni o di più. Ma quando ero più piccola? In tutti gli anni della mia infanzia mi ha mai abbracciato senza motivo, sicuramente deve averlo fatto! E’ mai stata tenera con me, certamente, ma io non me lo ricordo. Mi ricordo solo di lei arrabbiata con me perché non studiavo abbastanza. Questo perché la mente umana imprime più a fondo i ricordi dolorosi che non quelli felici. Per non parlare di mio padre che, con la sua natura schiva, era come se non ci fosse.

Family moments – ecco perché metto tutta la famiglia nelle foto. I momenti vissuti insieme, tutti, per far sì che i vostri figli non possano non ricordare. Il reportage per famiglie per far sì che la memoria dei vostri giorni venga tramandata ai vostri figli.

Tutti quei giorni in cui siete voi, veri, con i vostri pregi e difetti. Tutti quei giorni che rischiate di dimenticare perché tutti uguali. Quelli rendono la vostra vita unica, bella, speciale!

una visita in ospedale alle 11 di sera
quando cadi e devi essere consolato sia dal papà che dalla mamma
al bagno si va sempre insieme
i bimbi giocano in modo strano
il padre pettina sua figlia

Le giornate da ricordare in un anno sono tante, e potresti voler conservare il ricordo di una gita al mare o in montagna. Oppure una domenica con i nonni, oppure un weekend in una città d’arte. Qualunque momento della vostra vita potrà essere ricordato per sempre con me al vostro fianco.

Perché non è quello che fai, ma come lo fai che è importate.

Un giro in tram a Milano
Un giro al Museo Civico di Storia Naturale a Milano
Una famiglia fa una passeggiata sulle Dolomiti
Quando l'onda è più grande di quello che avevi anticipato a Viareggio
Una famiglia passeggia  per le strade di New York City dopo una tempesta di neve

E ad oggi, la fotografia di famiglia, la fotografia documentaria di famiglia è l’unica in grado di trasmettere esattamente come vi sentivate in una qualsiasi giornata della vostra vita. Queste foto stampate, conservate in un album fotografico, saranno il regalo perfetto per i vostri figli quando vorranno andare in un paese lontano per costruirsi la loro famiglia, la loro storia.

Quando sei a Roma ma i figli sono stanchi li devi portare in braccio per tornare a casa