La coscienza di se Vs. Giudizio

Oggi parlo della presa di coscienza vs il giudizio nelle sessioni di fotografia di famiglia.
Ho ascoltato recentemente un TedTalk di Caroline McHugh “The art of being yourself”
(https://www.youtube.com/watch?v=veEQQ-N9xWU) che mi ha fatto pensare ad una sessione fotografica fatta l’altro giorno, una famiglia che ho fotografato già nel 2017 e che nel frattempo è cresciuta con l’arrivo di una bimba.
Caroline McHugh dice che solo dopo una certa età i bimbi e le bimbe prendono coscienza di se stessi / se stesse.
Ho avuto modo di osservare questo proprio con questa famiglia.
La bimba di 3 anni si è subito sentita a sua agio con me, mentre i bimbi più grandi, nonostante mi conoscessero già, hanno impiegato un paio d’ore prima di rilassarsi e comportarsi liberamente. Questo perché nel prendere coscienza di se stessi si aggiunge anche quella “merdavigliosa” paura di giudizio con cui (chi più chi meno) si ha a che fare ogni giorno per quasi tutta la vita.
Per questo vorrei ricordare a chi fotografa le famiglie, di fotografare con curiosità e attenzione e non con giudizio. Ascoltate ed abbiate pazienza con chi pone davanti alla macchina fotografica perché le vostre foto devono raccontare, non giudicare.
Per i genitori che fotografano i propri figli questo gesto può essere più facile da fare, ma per chi arriva in una famiglia che non conosce (o che conosce poco) l’attenzione da prestare deve essere molto alta.
Mi farebbe molto piacere sentire le vostre esperienze: vi è capitato di notare questi atteggiamenti? Come vi siete comportati e che cosa è successo?