Facciamo workshop per imparare, per tenerci aggiornati, per scambiare idee, per creare relazioni, per uscire dai vecchi schemi.
Ecco, il workshop in Olanda appena terminato ha fatto tutto questo e molto di più.
Avevo già conosciuto Kirsten e Jenna l’anno scorso al retreat che si svolse in Germania, e mi avevano conquistato con il loro modo d’insegnare donando se stesse e la loro esperienza senza risparmiarsi mai. E così ho scelto di amplificare l’esperienza dell’anno scorso con un workshop “in the field” (sul campo) dedicato esclusivamente alla fotografia di famiglia in stile documentaristico. Un workshop essenzialmente molto intensivo e molto esclusivo. Eravamo infatti solo 4 fotografe e le 2 teachers.

Kirsten Lewis e Jenna Shouldice

A rendere questo workshop un’esperienza completa ed estasiante che sto ancora facendo ordine nella mia testa ha contribuito anche la perfetta organizzazione da parte di Sandra Stokmans. E’ così diverso scattare con un’altro fotografo al proprio fianco. L’emozione si mescola alla voglia d’imparare e di carpire segreti.
Jenna and Kirsten sono davvero due persone non fantastiche, di più. Di una disponibilità pazzesca ed estremamente brave. Ognuna nella sua maniera: Jenna ha un modo molto tranquillo e calmo di relazionarsi ma non per questo gira intorno ai concetti anzi va sempre dritta al punto. Kirsten è quella che più ti spinge a migliorare, a superare te stessa, a spingerti sempre oltre il tuo limite.

Un intenso momento di confronto durante il workshop

La famiglia che ho fotografato per due giorni di fila è stata un’altra scoperta fantastica! Ero un po’ preoccupata per la barriera linguistica, ma è stata una paura inutile. Non solo i genitori parlavano inglese, ma con i bimbi quasi non sono state necessarie parole. Si è creato immediatamente un’intesa che, come spesso accade, va al di la della lingua!
Sono passate 2 settimane da allora, ma essendo immersa nella post-produzione delle foto, non mi sono resa conto veramente fino in fondo che con al mente ed il cuore sono ancora in Olanda. Le urla dei bambini, i giochi, i momenti di confronto, i messaggi scambiati in questi ultimi frenetici giorni… Spero vivamente di rivederli…

Un pensiero inaspettato dalla famiglia che mi ha ospitato per due giorni

Tra tutte le cose che mi sono portata a casa mi preme tenere in evidenza la grande lezione appresa nel tendere a creare immagini che raccontino una storia, non solo momenti candidi, ma una modalità di creare ricordi con l’arte per cogliere sempre meglio e sempre più in profondità l’essenza delle famiglie.

L’obiettivo sempre più chiaro di fronte a me è quello di raccontare il come ci si sente, non solo quello che si fa.