A fine 2019 posso dire di aver capito come e perché mi sono specializzata in Fotografia Documentaria di Famiglia.
Come tutti i bambini anche io ho sempre assillato i miei genitori con i mille “perchè” seguiti da altrettanti “come”.
Non era colpa mia, è che volevo solo capire. E allo stesso tempo non era nemmeno colpa loro se dopo un po’, stremati, mi rispondevano “perché è così”.
Anche a te capita di dare questa risposta ogni tanto, non è vero?
Quando ho poi iniziato a scavare più a fondo nella fotografia, ho voluto capire non solo come ottenere delle belle fotografie, ma soprattutto PERCHÉ sentivo il bisogno di fotografare la vita quotidiana delle famiglie.
Sentivo che c’era qualcosa di speciale nelle piccole cose, in quei momenti apparentemente non importanti che rendevano i nostri giorni quasi scontati.
Sentivo che c’era qualcosa di speciale in tutti quei piccoli gesti di affetto che in un batter d’occhio sembrano scomparire.
Il problema era come mettere in fotografia tutte queste sensazioni.
Come faccio a raccontare una storia fatta di emozioni e sentimenti quotidiani attraverso la fotografia documentaria di famiglia?
Ho trovato la risposta a questa domanda lavorando per un anno intero con Jenna Shouldice. Con lei ho seguito un percorso di mentoring attraverso il quale ho imparato il segreto per infondere le mie fotografie di emozioni.
Ho imparato che i sentimenti che vedevo nelle famiglie erano già dentro di me.
Ho imparato che la mia empatia è lo specchio per le tue emozioni.
Guarda le foto che seguono e dimmi cosa provi tu mentre le guardi?
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