Julia Esther Jones è Americana di nascita ma vive in Italia da quasi quarant’anni.
Lavora nel mondo dell’atletica ed il triathlon amatoriale dal 1995 come consulente, scrittrice e promotrice di eventi ed allenatrice. Scrive per la rivista Correre da venticinque anni e ha ideato il “Corso di Corsa” con l’obiettivo di avvicinare le donne alla pratica del running. ha pubblicato due libri “Correre al femminile” in italiano e “Up and Running” in inglese. Sportiva anche lei, Julia ha portato a termine 40 maratone e, d’estate, frequenta l’ambiente del triathlon, arrivando a completare tre Ironman.
Abita con la sua famiglia a Modena.
- Hai mai pensato che le donne non possono essere d’ispirazione?
Tutte le donne sono un’ispirazione per me, tutte. Ognuna ha una propria storia di difficoltà, sfide e conquiste, sia sul piano personale che professionale.
2. Che pregiudizi (preconcetti) hai dovuto affrontare?
Non so se ci sono stati pregiudizi sul mio cammino. Sicuramente in alcuni casi un’azienda o un’organizzazione cercava una figura maschile per un ruolo. Da quel punto di visto spesso sono relegata nel settore “femminile”. Ancora oggi molti mi chiedono se alleno anche gli uomini.
3. Ti sei mai assunta dei rischi?
Spesso mi sono detta “Tanto non ho niente da perdere…” per attutire quello che sentivo fosse un rischio.
4. Che ostacoli hai dovuto affrontare per arrivare dove sei adesso?
Ho sempre lavorato tantissimo e non ho mai mollato la visione di ciò che volevo ottenere. Gli ostacoli ci sono stati e ci saranno anche in futuro. Certo, oggi è più facile perché i tempi sono cambiati, ho un’altra età e più esperienza. Forse il giorno che diventa tutto facile sarà il giorno che mi fermo.
5. Se la tua vita fosse un libro, come si chiamerebbe?
The NeverEnding Story, ovvero, La storia infinita!
