Perché nelle fotografie di famiglia troppo spesso manca una persona: quella che scatta. E non sarà mai un selfie a dare giustizia alla tua storia.

In Romania, dove sono nata, la persona dietro l’obiettivo era papà. Ci ha regalato ricordi infiniti su cui, tuttavia, non sono stampati i suoi sorrisi, i suoi baffi. E così ci manca un po’ di più.

Perché i veri gesti di affetto sono così lievi da disperdersi nell’abitudine come briciole di pane. Forse c’è bisogno un altro paio di occhi sensibili e allenati per raccoglierli e fermarli: dalla stessa fotografia affiora uno sguardo rivelatore, una carezza accennata, un ritornello ovattato, un profumo di passaggio… dettagli che si combinano tra loro nella memoria, quasi mai in sequenze identiche. Curioso come un fermo immagine non sia poi così fermo, vero?

Perché, come esseri umani, ci avviciniamo e connettiamo alle cose della vita soprattutto attraverso la vista. La percezione degli stimoli luminosi, dei colori e delle forme passa dagli occhi, alla mente, alla pancia. Ed è difficile essere sazi di quello che vediamo e viviamo.

Che cos'è family moments? Fotografia di famiglia