Discorso di apertura della mia mostra fotografica “May we be them”. Evento Sold Out del 8 Marzo 2022

Sono Lavinia, alcun* di voi mi conoscono già.

Sono una fotografa e mi sono specializzata nel fotografare famiglie. Ma non nel senso classico, in posa e tutti sorridenti. Ma in un modo più profondo, più personale. 

La mia fotografia di famiglia è fatta per cogliere emozioni, è fatta per raccontare frammenti di vita ma soprattutto è fatta per i vostri figli! Sono loro che godranno di questo piccolo tesoro stampato in un album che si troveranno tra le mani tra 10 o 20 anni.

Ma non è questo lo scopo di questa mostra.

Meglio, lo è ma solo in parte. Vi spiego come mai fra un attimo.

Questa mostra è solo un’anteprima, di un evento più grande ma per il quale deve passare ancora un po’ di acqua sotto i ponti, prima che possa vedere la luce come si deve.

Le foto in mostra stasera fanno parte di un mio progetto personale che ho chiamato “MAY WE BE THEM” 

E quando dico progetto personale intendo proprio quello. Il motivo che mi ha spinto a realizzarlo è molto personale. 

Sono felice di presentare questa mostra oggi, per la Giornata internazionale della donna, perché tutto il mio progetto ruota intorno alle donne. In Italia, questa giornata viene chiamata “LA FESTA” della donna ma quando mi guardo intorno non vedo null’altro che mimose che fra un giorno o due appasirano a veranno butate via, cosi come le promesse fatte alle donne.

Ecco perché il mio progetto non vuole festeggiare le donne, ma darle la possibilità di essere riconosciute come figure di spicco a cui ambire. 

Quando sono nata, mia madre si è disperata quando ha visto che ero femmina. E non perché un maschio sarebbe stato meglio, ma solo perché sapeva che in quando femmina, la mia vita sarebbe stata 100 volte più difficile.

Erano gli anni 80 in pieno regime dittatoriale che esigeva madri eroine. 

Sono passati 40 anni da quando sono nata. Vivo in Italia, che per certi versi è diversa dalla mia Romania …. ma mica poi tanto … oggi per strada ho sentito una madre dire a suo figlio: le donne vanno festeggiate, sai? perchè sono esseri speciali, danno la vita, sono mamme e maestre” … perciò il concetto di madre eroina è ancora fortemente radicato, non solo in Romania, ma anche qua in italia.

Perchè mi meraviglio? Era l’anno 1896 che Maria Montessori chiedeva  la parità salariale e dopo 126 anni .. siamo ancora qua a chiedere questa benedetta parità salariale.

Nella mia vita ho avuto la fortuna di circondarmi da tante donne. Donne forti , intelligenti, libere, da loro ho imparato che posso farcela, che posso e devo stare sulle mie gambe. Ma da loro ho imparato anche che la lotta non è ancora finita e che le generazioni future avranno bisogno di sostegno e di punti di riferimento.

Ecco perchè mi sono messa a fotografare le donne intorno a me, a cui le generazioni future di donne e uomini possano ambire. Questo progetto è il mio “piccolo” tesoro che lascio alle vostre figlie ed ai vostri figli  perché possano guardare alle donne con ammirazione e ispirazione per il lavoro che fanno, per le cose che hanno ottenuto, per la loro lotta e non solo perché sono “MADRI EROINE”.

Perché voglio che la declinazione al femminile di tutti i titoli prefessionali:

 PRESIDENTESSA, SINDACA, AMMINISTRATRICE, CHIRURGA, DOTTORESSA, AVVOCATESSA, ARBITRA, non sia più uno scioglilingua da evitare.