
Iniziamo l’anno con un “fun fact” su di me: sono estremamente lenta a consegnare i miei lavori di fotografia documentaria di famiglia.
Nel contratto specifico sempre che ci vogliono fino a 12 settimane per la consegna ed i clienti che non mi conoscono rimangono sempre sbalorditi.

Più di una volta mi è stato chiesto “come mai ci vuole così tanto?”.
Ci sono cinque motivi principali per la mia cosiddetta lentezza e sono motivi tecnici, emotivi e logistici.

1. Mi piace sentire “OHHHH, avevo dimenticato che…..”.
Questo è il motivo principale. L’idea che la mia fotografia possa portare a galla ricordi che pensavi di aver perso è la mia gioia più grande.

2. La fotografia non è un lavoro automatico fatto dalla macchina.
Dopo ogni sessione guardo il mio calendario è fisso almeno due giorni senza altre distrazioni lavorative per guardare, scegliere ed editare le foto.
A volte capitano sessioni così intense che ci vogliono più di due giorni per poter guardare tutte le foto.
E puoi star sicura che le guardo tutte, una ad una.

3. Sono pignola.
Dopo aver fatto la selezione delle foto lascio passare dell’altro tempo prima di riguardare tutto il lavoro finito.
Perché a freddo, riesco ad eliminare alcune foto che potrebbero essere ridondanti nella storia.

4. L’eterna ricerca.
Dopo tutto questo tempo vado alla ricerca della canzone perfetta che possa accompagnare al meglio il feeling delle fotografie ed il loro mood.
Ecco che la storia sta prendendo forma.

5. Maternità
Questo sembrerà una sviolinata, ma ogni sessione di fotografia documentaria è come se fosse una mia figlia, che ho cresciuto, nutrito ed educato per portare un cambiamento nella vita di qualcuno, per condividere l’amore.
E come tutti i genitori ho sempre timore che i figli non siano pronti per stare da soli sulle loro gambe nel mondo. Vorremmo proteggerli per sempre.

Per avere risposta ad altre FAQ sul mio lavoro, leggi qui.
Se invece hai una domanda o una curiosita puoi scrivermi qui.
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